Dal 6 Dicembre scorso è arrivato nei negozi il sesto capitolo della giocatissima serie Gran Turismo di Polyphony Digital come sempre in esclusiva su PlayStation 3, ma la cosa che ci ha colpito più di tutte non è stata la straordinaria offerta che dava il gioco a tutti i suoi acquirenti, composta da 33 circuiti e da più di 1200 autovetture, bensì dalla scelta di Sony di far uscire il prodotto su PS3 dieci giorni scarsi dopo l'uscita di PlayStation 4. Mi spiego meglio: la console Next-Gen di Sony grazie alle sue potenzialità grafiche e al suo ottimo prezzo, dalla data del suo annuncio ha accumulato pre-ordini su pre-ordini diventanto il sogno di 2 videogiocatori su 3, e lo scorso 15 Novembre in Nord America e il 29 dello stesso mese in Europa milioni di esemplari sono finiti nelle case di entusiasti videogamer, molti dei quali hanno dato indietro PS3 per poter passare alla 4, soprattutto per accaparrarsi alcune ottime offerte che supervalutavano l'usato. Quindi considerando che PlayStation 4 non è retrocompatibile al momento, quello che mi domando è che senso abbia fare uscire un gioco del calibro di Gran Turismo 6 il 6 Dicembre? Magari se fosse uscito un mese prima sarebbe stato meglio, così Sony e Polyphony si sono solo preso il rischio di avere una possibile killer app, ora andramo a vedere se lo sarà o meno, che non riesca ad essere apprezzata quanto merita, ma soprattutto, che non ottenga il volume di vendite previsto o sperato.
The Real Driving Simulator
Siamo a 3 anni dall'uscita di Gran Turismo 5, il titolo che ha avuto uno degli sviluppi più difficili nella storia dei videogiochi, mi ricordo che per la prima volta lo provai nel 2006 durante l'E3, dopodichè il gioco subì una serie allucinante di ritardi che misero a dura prova la pazienza dei milioni di fan della serie, e siamo pronti a reindossare guanti e casco per un nuovo imperdibile capitolo del "The Real Driving Simulator". La gara inaugurale ci porterà sullo storico circuito inglese di Brands Hatch per farci prendere confidenza coi comandi e con il comportamento delle autovetture, dopodichè verremo catapultati nel gioco vero e proprio, ovvero la Modalità Carriera. Ho subito storto un po' il naso per il fatto che non ci fosse la possibilità di scegliere tra le consuete quattro o cinque autovetture per partecipare alle competizioni riservate ai principianti, ma "d'ufficio" ci viene assegnata una Honda Fit, macchina che dovremo pilotare per circa la prima ora e mezza di gioco.

Più pregi o più difetti?
Da subito notiamo che, come sempre, il modello di guida riprodotto dal titolo Polyphony è senza ombra di dubbio quello più corrispondente alla realtà, e ve lo dico in tutta sincerità visto che ho avuto l'occasione di provare a fondo anche Forza Motorsport 5, che, sebbene migliorato ancora rispetto ai capitoli precedenti, non riesce a ricreare la perfezione che ci viene garantita dall'esclusiva Sony. Inoltre, in Gran Turismo 6, è stata introdotta una fisica totalmente nuova per il genere di sospensioni che decideremo di usare durante le nostre gare e dal profilo del pneumatico che sceglieremo. Provare per credere: cambiate qualche assetto e vedrete come la vostra auto risponderà diversamente alle varie sollecitazioni che subirà. Una cosa che invece speravo gli sviluppatori fossero riusciti a migliorare sensibilmente è il "divertimento in gara": spesso e volentieri ci si trova dinanzi veri e propri trenini di autovetture che sembrano muoversi su di un binario, agevolandoci i sorpassi visto che alla fine tutti i nostri avversari, non importa che abbiano o meno qualcuno davanti, tengono la stessa traiettoria rendendo durante le lunghe sessioni di gioco le gare piuttosto noiose. Per quanto riguarda i modelli di macchine e i circuiti la realizzazione è di molto superiore a Gran Turismo 5 che aveva qualche incertezza da questo punto di vista, qui ogni autovettura è finemente riprodotta anche nei minimi particolari, e lode va data a Polyphony per l'altissimo numero che ne è riuscita ad includere, in maniera da riuscire ad accontentare i desideri anche del videogiocatore dai gusti più ricercati. Se i più di 1200 esemplari presenti nel gioco sono senza dubbio un qualcosa di esaltante, altrettanto non lo è entrarne in possesso, difatti i crediti a nostra disposizione inizialmente sono veramente pochi, salvo che non abbiate optato per l'acquisto dell'edizione per il quindicesimo anniversario del gioco che da subito vi metterà a disposizione ben un milione di crediti. Ma se siete possessori di una standard edition, dovrete giocare parecchie ore (i crediti guadagnati in ogni evento sono veramente pochi) per riuscire a comprare la vostra auto dei sogni, ma se siete ambiziosi e volete battere i vostri amici nelle gare online con un'auto sempre diversa la cosa inizia ad essere molto problematica, visto che molti dei modelli migliori sono quasi inarrivabili, a meno che....non decidiate di acquistarli tramite carta di credito (o credito PSN) previe microtransazioni. Ebbene si: anche GT6 è afflitto dal nuovo male dei videogiochi, ma vi posso assicurare che se deciderete di essere meno ambiziosi e di "accontentarvi", la vostra esperienza di gioco non ne risentirà, ma ovviamente questo discorso non vale se siete fan accaniti della serie o grandi appassionati di auto. I circuiti sono 33 e si va dai più famosi e storici della serie, come il Nurburgring, SPA e Motegi alle new entry di Gran Turismo 6, l'Ascari Race Resort di Ronda in Spagna, il Mount Panorama (meglio conosciuto come Bathurst) del Nuovo Galles del Sud in Australia, Silverstone che non penso abbia bisogno di presentazioni e finalmente approda nella serie, il già citato Brands Hatch, il Goodwood Hill Climb altro circuito inglese, il Willow Springs International Raceway (per la prima volta ricreato in un videogioco) situato nei pressi di Los Angeles in California, il Matterhorn situato nei pressi del versante tedesco del Monte Cervino e l'Apricot Hill Raceway che è stato rimodellato appositamente per essere inserito nel gioco.

Pausa Caffè
Le doti grafiche di Gran Turismo 6 le abbiamo già notevolemente decantate e al pari di The Last of Us e Beyond anche il titolo Polyphony si pone come quanto di meglio si possa ottenere sfruttando l'hardware a disposizione di PlayStation 3. Il comparto sonoro invece non sempre ci ha convinto appieno, difatti se gli effetti in pista sono perfettamente riprodotti qualche incertezza di troppo vi è sui suoni dei motori, che per quanto riguarda le autovetture di piccola, media cilindrata sono credibili e pressochè identici agli originali, mentre per riguarda quelli inerenti alle cilindrate più alte si ha talvolta la sensazione di udire il frastuono di un tagliaerba rispetto a quello di un bolide lanciato a folle velocità in pista. Inoltre la musica che ci preannuncia l'inizio dell'evento prescelto non mi stancherò mai di associarla più ad un picchiaduro rispetto che ad un gioco di guida, provate voi stessi a chiudere gli occhi mentre l'ascoltate e poi ditemi a cosa la collega la vostra immaginazione. Purtroppo questo genere di motivetti accompagna Gran Turismo dalla notte dei tempi...magari non vengono rinnovate per scaramanzia...Una cosa è comunque certa, che per 75 Euro, o poco meno, vi porterete a casa un titolo dalla longevità praticamente infinita, dove troverete sempre sfide nuove e di ogni genere nel single player e avrete a disposizione un comparto multiplayer coi fiocchi dove col passare degli anni Polyphony ha ascoltato le richieste dei videogiocatori come nessuno mai ha fatto sinora. Troveremo una lobby dove ora potremo creare e condividere le nostre gare con l'intera community di Gran Turismo 6, inoltre per la prima volta sono state aggiunte alcuni eventi che nei capitoli precedenti non erano disponibili come ad esempio le prove a tempo, le prove di derapata e le gare con qualifiche.


Voto 8,5/10